domenica 2 dicembre 2007

.NET Framework 3.5

Il 19 novembre è stata rilasciata la versione 3.5 del framework .Net. Come per la 3.0, anche questa volta Microsoft ha scelto di creare una versione di aggiornamento incrementale della versione 2.0 senza introdurre, quindi, cambiamenti rivoluzionari come fu il passaggio dalla 1.1 alla 2.0. Per portare avanti questa scelta progettuale è stato necessario dividere le novità in due gruppi, chiamati "Red bits" e "Green bits". I Red bits sono miglioramenti di funzionalità pre-esistenti e, di fatto, rappresentano dei Service Pack per le versioni 2.0 e 3.0. Al contrario i Green bits sono dei nuovi assembly che incapsulano le nuove funzionalità.

Tra i principali Red bits troviamo miglioramenti nelle prestazioni a 64 bit, una reingegnerizzazione del thread-pool e l'aggiunta di alcune funzionalità al Garbage Collector. Ovviamente, per essere delle modifiche "red bit" queste modifiche devono essere state apportate all'interno delle classi senza modificare l'interfaccia.

Ma le novità più succose riguardano i green bits. Tutte le novità girano intorno a LINQ (Language INtegrated Query) che è, come il nome stesso suggerisce, un motore di query progettato per la ricerca all'interno di collezioni di oggetti. L'introduzione di LINQ, inoltre, è stata accompagnata dall'inserimento di costrutti speciali all'interno dei linguaggi base, C# e VB.Net. Fanno la loro comparsa, infatti, costrutti come proprietà automatiche, variabili locali tipizzate automaticamente, tipi anonimi, extension methods, lambda expressions. Qui puoi trovare informazioni addizionali.

Altra abitudine di Microsoft, è legare il rilascio di una nuova versione del framework a quello dell'ultima versione dell'ambiente Visual Studio. Questa versione, la 2008, include i designer per WPF e WWF ed il nuovo designer per codice html con supporto avanzato a CSS, XHTML e varie. Inoltre, per quanto riguarda ASP.NET, è stato aggiunto il supporto IntelliSense per il codice Java Script ed il supporto nativo ad AJAX.

Per concludere, ecco un post preso dal blog di Scott Guthrie, leader di molti dei team di sviluppo Microsoft.

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